Pedala Venezia

(Ed. VENEZIA)
Da Mestre a Venezia in bicicletta per chiedere, di nuovo, una pista ciclabile sul Ponte della Libertà. Ritorna domenica, «Pedala Venezia», la manifestazione che già l'anno scorso, di questi giorni, aveva raccolto 400 aderenti giunti per segnalare alle amministrazioni competenti la pericolosità del collegamento per ciclisti e pedoni tra Terraferma e Centro storico. L'appuntamento è alle 9.30 alla porta Rossa di parco San Giuliano da dove il serpentone muoverà verso il Tronchetto e poi piazzale Roma, con arrivo alle 11. L'iniziativa è promossa da una rete di 9 associazioni: Amici della bicicletta, Comitato il tram che vogliamo, Uisp Sport per tutti, Senza freni Gruppo bici Morin, Nordic Walking Mestre, Amici delle arti, Arte in bici, Cicloliberi e Rosso veneziano. Spiegano Gianfranco Albertini, Giovanni Alò, Raimondo Don, Giampietro Francescon e Luciano Zennaro, intervenuti ieri per la presentazione in Municipio: «Il tema è annoso eppure non ancora risolto. Sul Ponte della Libertà corrono 28 mila ciclisti l'anno, rischiando la propria incolumità visto che il percorso in sicurezza manca all'altezza dei Pili, nel tratto che porta verso piazzale Roma, da e per San Giuliano. Questo Comune che vieta il passaggio alle bici in via Colombo, adducendo ragioni di sicurezza, in questo caso non si pone minimamente il problema. L'assessorato alla Mobilità di Ugo Bergamo è in difetto». L'anno scorso, in concomitanza con la pedalata scortata dai Vigili urbani, era stato rispolverato il progetto della passerella a sbalzo elaborato dal Collegio degli ingegneri, che difficilmente sarà realizzato perché costa 15 milioni di euro. Spiegano gli organizzatori: «Pura utopia, non si farà mai. Sarebbe molto meglio attuare le previsioni del Pum, il Piano urbano della mobilità, che ragionano sulla limitazione degli accessi privati a piazzale Roma, con la creazione di parcheggi scambiatori ai Pili, e l'incentivazione del sistema di trasporto pubblico anche in vista della prossima costruzione del tram sul Ponte della Libertà. Chiederemo un incontro pubblico con tutti i soggetti competenti per discuterne». Proprio gli imminenti cantieri legati a quest'intervento preoccupano non poco le associazioni che temono degli ulteriori disagi.

(a.spe.)

La salute viene camminando, successo del progetto
I Gruppi di tre comuni si sono ritrovati per fare festa insieme agli organizzatori dell’Uisp e dell’Ulss 19

(Ed. ROVIGO)
Si sono tutti ritrovati a cena per festeggiare insieme i Gruppi di cammino di Ariano, Corbola e Taglio di Po, organizzati dall'Ulss 19 per la promozione di comportamenti salutari.
Le più recenti ricerche epidemiologiche hanno dimostrato come l'inattività fisica sia, insieme al fumo di sigaretta, il più importante fattore di rischio per le principali malattie causa di morte e disabilità. Si ritiene perciò necessario che ogni persona abbia la possibilità di svolgere ogni giorno almeno 30 minuti di attività fisica moderata raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità, per mantenere la buona salute.
Le adesioni ai gruppi di cammino sono state undici ad Ariano, 18 a Corbola e 25 a Taglio di Po. Di queste 54 persone, 26 sono state indirizzate a questa attività provenienti dal Progetto Screening cardiovascolare promosso sempre dall'Ulss 19 nell'ambito di un più ampio progetto regionale.
Alla serata erano presenti Giada Cestar, responsabile per l'Uisp dei gruppi di cammino, le dottoresse dell'Ulss 19 Nadia Franzoso e Annamaria Del Sole del Servizio Screening cardiovascolare che sta interessando tutti i comuni dell'Ulss 19.